Bosco Urbano
Il Bosco Urbano si colloca nel centro abitato di Suzzara, tra via San Biagio, via Pertini e Strada Statale Cisa. Entrando a Suzzara dalla Statale, è necessario immettersi su Viale Virgilio e procedere fino all’incrocio con via Papa Giovanni XXIII. Percorrere via Papa Giovanni XXIII fino all’incrocio con via Biolcheria e immettersi su via Biolcheria voltando a sinistra. Voltare ancora a sinistra su via San Biagio e percorrerla finché non si vede l’ingresso al parco sulla destra.
Cosa puoi fare
L'estensione limitata dell'area la rende perfetta per un'escursione in famiglia, anche con bambini piccoli. Possono essere effettuate camminate immersi nella natura osservando la tipica flora del Bosco e ascoltandone i suoni.
Il Bosco è visitabile solo accompagnati dai volontari dell'Associazione WWF Mantovano.
Non è presente un parcheggio di pertinenza del Bosco, ma l’accesso più idoneo se si arriva in auto, è quello da via Pertini, su cui è possibile parcheggiare in prossimità delle abitazioni. Anche su via San Biagio è possibile parcheggiare all’interno degli appositi spazi paralleli alla carreggiata.
Il Bosco Urbano nasce dall’idea di riprodurre nel territorio urbano di Suzzara un’area tipica della foresta planiziale; lo scopo è quello di ripristinare un micro-ambiente costituito essenzialmente da alberi e arbusti autoctoni che descriva ciò che era la Pianura Padana molti secoli fa.
Su un’estensione di 13.850 metri quadrati, dal 1994 ad oggi, attraverso piantumazioni successive e una manutenzione continua, ha preso forma l’attuale area naturalistica.
Il Bosco Urbano è un luogo ideale per sperimentare lezioni di educazione ambientale insieme alle scuole. L’area è infatti adatta a stimolare i bambini al riconoscimento delle specie arboree attraverso foglie, gemme, fiori e cortecce. Si possono inoltre osservare alcuni uccelli nidificanti.
All’interno del Bosco Urbano vengono svolti con continuità cicli di educazione ambientale rivolti ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria, come strumento di integrazione alle tematiche scolastiche nell’ambito della formazione, rendendo coprotagonisti anche gli insegnati.
I laboratori di educazione ambientale si compongono di una serie di visite guidate, momenti sensoriali, esperienze sul campo e piccoli esperimenti scientifici.
Oggi il Bosco Urbano si compone di tre differenti tipologie di moduli (barriera schermante, fonoassorbente e bosco misto) attraverso oltre 2000 piante delle seguenti essenze: acero campestre, pioppo bianco, carpino bianco, sorbo domestico, ciavardello, melo selvatico, pero selvatico, frassino comune, nocciolo, ligustro, sanguinella, corniolo, bosso, rosa selvatica, biancospino, farnia, tiglio selvatico, bagolaro, salicone, ontano nero, prugnolo, sambuco nero, madreselva comune, viburno, olmo campestre, cerro, acero riccio, pioppo nero, ciliegio, acero montano, fusaria comune, tasso.
Dal punto di vista faunistico, le piccole dimensioni dell’area, interclusa nel tessuto urbano della città, consentono l’osservazione solo di alcune specie di passeriformi, rapaci urbani e micromammiferi.
Primavera/Estate