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Marangone minore

Microcarbo pygmaeus

Il nido viene costruito tra la bassa e densa vegetazione arborea che circonda stagni, fiumi o paludi in zone relativamente ricche di pesci, ed esclusivamente d’acqua dolce, mentre solo al di fuori del periodo riproduttivo il Marangone minore può avventurarsi anche in aree salmastre. Il più piccolo tra i Cormorani, misura meno di 50 cm in lunghezza, per un’apertura alare che può sfiorare gli 85 cm. Variabile la colorazione del piumaggio a seconda delle stagioni: in periodo riproduttivo testa e collo diventano marroni, con sfumature rossicce, mentre il corpo, durante tutto l’anno, presenta le caratteristiche colorazioni nere, con riflessi verdastri. In Italia il Marangone minore è presente solo dal 1981, quando il primo nido è stato censito nelle Valli di Comacchio. Successivamente la distribuzione della specie si è estesa. Potenzialmente impattanti sulla specie sono tuttora le variazioni ambientali causate da oscillazione nel livello delle acque, ma anche il bracconaggio e il disturbo presso i siti di nidificazione. La specie soffre anche in modo particolare l’eccessivo sfruttamento delle aree in cui vive e nidifica a fini di pesca, mentre un impatto molto elevato – le cui conseguenze sono solo in parte note – potrebbe essere dovuto all’inquinamento delle aree umide da parte di metalli pesanti.

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