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Passera d'Italia

Passer domesticus italiae

Lunga in media 15 centimetri, per un’apertura alare di 24-26 centimetri e peso fino a 30 grammi. Presenta, nell’aspetto, grandi differenze tra i due sessi: il maschio sfoggia una livrea appariscente, con dorso e ali marroni, screziati di nero, guance bianche, nuca e testa bruno-nocciola, gola nera e petto grigio; la femmina, come i giovani, si presenta nei colori molto più sbiadita con il dorso bruno-chiaro striato di nero, la nuca beige, petto e gola grigi. Il becco, conico e robusto, è di colore grigio scuro. Il maschio di Passera d’Italia è abbastanza simile alla Passera mattugia, dalla quale si distingue soprattutto per una maggiore estensione del bavaglio nero sul petto e soprattutto per l’assenza della macchia, anch’essa nera, all’interno del bianco delle guance. In Italia – ove mostra densità variabili tra 10 e 200 coppie per chilometro quadrato – è nidificante e prevalentemente sedentaria, può nidificare anche in piena stagione fredda e la si ritrova praticamente in tutti gli ambienti, dalle aree urbane ai villaggi, fino all’aperta campagna (mentre nell’arco alpino è presente la Passera europea). La stagione riproduttiva inizia a marzo: è facile, in questo periodo, scorgere gruppi di passeri che litigano chiassosamente tra loro per la conquista della femmina. Il nido, un voluminoso ammasso di fili d’erba secca con ingresso laterale, è costruito in anfratti di manufatti (sotto le tegole, nei fori di muri, piloni ecc.) o, più raramente, nelle cavità degli alberi. La femmina vi depone dalle 3 alle 6 uova, che cova per 11-14 giorni. I giovani restano nel nido per poco più di due settimane dalla schiusa, ma vengono accuditi dai genitori – o dalla stessa colonia – anche in seguito. In termini generali, il declino dei Passeri nelle aree urbane europee sembra essere in qualche modo legato ai cambiamenti socio-economici avvenuti negli ultimi quarant’anni: è probabile infatti che le aree soggette a maggiore sviluppo abbiano subito cambiamenti abnormi della struttura dell’habitat, con conseguente impatto sul successo riproduttivo, disponibilità di cibo e rischio di predazione per la specie.

Quando trovarlo
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